L’endocrinochirurgia è una branca della chirurgia generale che si occupa della chirurgia delle ghiandole endocrine. Questo presuppone una particolare attenzione e conoscenza dei meccanismi ormonali. Deve quindi conoscere l’endocrinologia, ma allo stesso tempo collaborare con l’endocrinologo. Si tratta di una chirurgia che può comportare l’asportazione diretta della ghiandola endocrina, nel caso ad esempio della produzione di un eccesso di ormoni; talvolta può essere indirizzata alla rimozione dell’organo bersaglio, laddove non sia possibile rimuovere la iperfunzionante. Infine tratta anche la patologia tumorale benigna o maligna a carico delle ghiandole endocrine. Non tutte le ghiandole si ammalano con la stessa frequenza; nella nostra esperienza trattiamo più frequentemente le malattie della tiroide, poi vengono in ordine di frequenza quelle delle paratiroidi e del surrene, infine quelle della parte endocrina del pancreas.
COSA È CAMBIATO NELLA CHIRURGIA DELLA TIROIDE?
- Indicazioni più stringenti ad eseguire la chirurgia della ghiandola tiroidea, di conseguenza si operano sempre meno pazienti rispetto al passato. Ad esempio la presenza di noduli con caratteristiche di benignità o di gozzi di dimensioni contenute non rappresentano più un’indicazione all’intervento chirurgico;
- Minore aggressività chirurgica in caso di tumori maligni non aggressivi e non localmente avanzati, che si traduce in una tendenza ad evitare interventi chirurgici demolitivi inutili;
- Impiego di nuove tecnologie nella dissezione chirurgica che rendono l’intervento più accurato ed efficace ma allo stesso tempo sicuro
- La possibilità di utilizzare un dispositivo che consente il monitoraggio di nervi laringei (Nerve Intraoperative Monitoring – NIM) sia con tecnica intermittente che continua, allo scopo di prevenire la lesione iatrogena delle strutture nervose, temuta complicanza della chirurgia tiroidea.
Negli ultimi anni si è fatta strada, anche nell’ambito della chirurgia tiroidea, la tecnologia robotica: le esperienze descritte si differenziano per il diverso accesso alla regione tiroidea, o attraverso un trans-ascellare (monolaterale) o attraverso il vestibolo della bocca. Si tratta di un tipo di approccio chirurgico con indicazioni molto ristrette, indirizzato quindi a pazienti accuratamente selezionati, che ha aggiunto, come per tutte le procedure chirurgiche, complicanze peculiari non presenti nella tecnica tradizionale. Rappresenta senza alcun dubbio un tipo di chirurgia con un importante impatto economico visti gli attuali costi della tecnologia robotica.